Il mito ha sempre incuriosito grandi e piccoli. Storie spesso surreali, ironiche, a volte truci, che affascinano e divertono, provando a spiegare la realtà ed il comportamento degli uomini attraverso la metafora. Il Minotauro è un essere irrazionale, segue il proprio istinto a discapito della ragione, e proprio per questo “Dante" lo colloca a guardia del girone dei violenti. Che questa sia la natura del “Minotauro” è cosa ovvia, dal momento che si tratta di una creatura con corpo d'uomo e testa d'animale.
È un Essere che non comprende a fondo quanto lo circonda, ma l'istinto guida il suo agire e lo rende creatura assolutamente unica nel suo genere. Il Minotauro è una vittima, isolato poiché diverso, prigioniero del labirinto. Il labirinto come punizione, ma una punizione per cosa, dal momento che a pagare dovrebbero essere coloro che lo hanno generato? Da Pasifae a Minosse, che con la sua disobbedienza a Poseidone ha contribuito ad avviare la concatenazione di eventi che hanno spinto alla mostruosa unione della moglie col toro. Il Minotauro è “l'innocente colpevole", e viene condannato da un tribunale di colpevoli a espiare una colpa che è addirittura antecedente la sua nascita; è infelice, poiché "sempre al limite della conoscenza", dal momento che non può capire a fondo i suoi sentimenti e ciò che lo circonda. Lo spettacolo teatrale evidenzia una perfetta metafora della vita: tutti noi viviamo dentro un labirinto e non c'è filo di Arianna o Teseo che riescano a farcene uscire, non c'è Dedalo che lo costruisca e non c'è Minotauro che lo abiti.
È un labirinto groviglio di contraddizioni, che vivono dentro di noi e alimentano la nostra vita, rendendola felice e infelice, proponendo a ciascuno un destino che si concretizza attimo per attimo derivando dal contrasto interiore e dal come, giorno per giorno, cerchiamo soluzioni misurandoci con noi e con gli altri. Il Minotauro, essere mostruoso, è metafora di un evento che fa paura e distrugge. Che ti fa trovare improvvisamente di fronte al “nulla” : e non sai che percorso seguire, se troverai mai quello che veramente stai cercando… E l'unica possibilità che hai è mantenere vive le tue radici. Il Minotauro, “il mostruoso”, colui che spaventa, terrorizza, deve essere sconfitto in ognuno di noi per non sprofondare, ma credere e avere fiducia per osare e disegnare un nuovo futuro”.
Nel labirinto non ci si perde
Nel labirinto ci si trova
Nel labirinto non si incontra il Minotauro
Nel labirinto si incontra se stessi
Di Emilio Celata, Elisa Celata e Sandro Nardi
Con Emilio Celata
Regia Sandro Nardi
Disegno luci Filip Marocchi e Stas Terni
Maschera Anna Pichi
Trucco Rossana Peri
Distribuito da - Michela Russo